Eduardo Di Cristina
La Storia secondo Paolo Labruto (Amaltea)
Vi abbiamo già presentato Amaltea, oggi però iniziamo a conoscere meglio anche i suoi associati. Leggete le loro storie e scoprite un mondo, quello della rievocazione, fatto di persone che nel corso degli anni hanno vissuto emozioni uniche.
Paolo Labruto:
Parlaci di come ti sei approcciato alla Rievocazione

- È iniziato un pò per “gioco”, era il 2008 e venni trascinato ad una rievocazione del 1600 da un amico che mi vestì un pò alla buona e mi assicurò che ci sarebbe stato da divertirsi e conoscere belle persone. Ed in effetti fu così ma poi iniziai a voler fare le cose sotto un aspetto più filologico perchè approfondendo le conoscenze di quello che indossavo e del ruolo che avevo, volevo migliorare. Poi con altri amici con cui condividevamo lo stesso modo di concepire la rievocazione storica, nel 2012 fondammo Amaltea. Andrea e Marco poi mi misero in mano un fucile ad avancarica, in testa una vaira e da lì l’amore per i bersaglieri.
Quali sono stati i due momenti più belli che hai vissuto in rievocazione?
- il primo momento più bello fu la prima rievocazione seicentesca a Groenlo in Olanda. Ero in prima linea, in piedi in formazione con la picca in mano. Aspettavamo l’ordine di avanzare. I cannoni tuonavano da entrambe le parti, per riprodurre la palla che colpiva il terreno avevano messo delle cariche in precisi punti che venivano fatte detonare e provocavano una pioggia di sassi e terra. Sentivo il tintinnio sul morione. Guardo Marco a sinistra e Andrea a destra, leggo nei loro occhi la mia stessa eccitazione. E poi la terra che trema mentre i cavalli ci caricano... indescrivibile. L’altro ricordo è un pò un collage di situazioni e “fotografie” con i ragazzi bersaglieri della 5a Compagnia, dall’assalto a Forte Ardietti con Alessandro alla battaglia di San Martino con Eduardo o la prima battaglia con il mio amico di sempre Enrico. Come non dimenticare le risate con il nostro sergente Riccardo?
Cosa è la storia per te?
- La storia per me è una passione che mi ha sempre accompagnato fin da quando a 14 anni mi feci regalare il “De bello gallico” da mio padre che ho letto forse 4 o 5 volte perchè adoravo rivivere le battaglie e i successi di Cesare. Passavo anche ore ad ascoltare i racconti di guerra dei miei nonni o di vita quotidiana dalle mie nonne. Poi sono una persona curiosa e quindi mi chiedo perchè quella fortezza si trova lì e qual è la sua storia, come mai nel passato si combatteva in quel modo, come siamo giunti ad avere questo tipo di governo, come mai quella strada è lastricata di pietra, ecc. ecc. e molte risposte le trovo, appunto, nella storia.
Quali sono le tue 2 epoche storiche preferite e perchè
- Se parliamo di epoche storiche da rievocare: seicento e ottocento per i motivi legati ai ricordi che ne ho.
Quali sono le tue 2 epoche storiche preferite e perchè
- Ovviamente il primo è Giulio Cesare, per il fascino che da piccolo mi ha suscitato. L’altro è Raimondo Montecuccoli, l’ho scoperto solo qualche anno fa e leggendo le sue opere mi è piaciuto da subito
Foto di Alessandra Casiraghi.