Eduardo Di Cristina
Intervista a Mattia Delphos Gatto
Oggi vogliamo presentarvi con un'intervista Mattia Delphos Gatto storico rievocatore ma soprattutto abile artista in grado di ricreare splendide armature storiche, commissionate in Italia e all'estero.
Lasciandovi alle sue parole vi proponiamo anche due delle sue splendide opere. Descrizioni nei commenti. (Si nella prima foto appare proprio lui).

1. Ci parli di lei e di come è nata la passione per la creazione di queste splendide armature.
La mia passione nasce durante la mia infanzia, se devo ricordare un episodio ancora lucido nella mia memoria è l'immagine sulla copertina del libri di Epica di mia madre in cui un indomito Achille troneggiava su uno sconfitto Ettore, sin da piccolo son sempre sato affascinato dai miti omerici ed alla storia antica costringendo mia madre a leggermi l'illiade...per me il libro era ancora troppo pesante da sorreggere.
Passione che fortunatamente è sempre stata incentivata dall'amore per la storia, un sentimento che accumunava buona parte della mia famiglia, questa mia passione ha fatto si che sin da adolescente disegnassi armature, elmi, qualsiasi cosa rappresentasse i guerrieri antichi, non avrei mai pensato di diventare un giorno il costruttore delle mie fantasie di bambino.
2. Sappiamo che oltre ad essere un artista, nasce come rievocatore, ci parli delle sue esperienze e del gruppo di cui è presidente.
La mia passione nella ricostruzione nasce di pari passo con le mie prime esperienze rievocative, dopo aver militato in un gruppo che rievocava l'antica Roma per l'esattezza la LEGIO I ITALICA, ed essere stato nel direttivo di un altro gruppo che rievocava la Grecia classica, con alcuni ragazzi che mi seguivano fin dagli esordi abbiamo pensato di creare un progetto nostro, un gruppo di rievocazione storica che desse visibilità al popolo etrusco, nella veste che molti tendono a snobbare per ovvia sudditanza al mondo romano. Nasce cosi l'associazione storica RUVA LEU in italiano fratellanza del leone, un progetto che si propone di rievocare l'esercito etrusco nel suo massimo splendore, degno rivale di Roma nelle prime espansioni della repubblica, e che prima di essa riuscì a creare una realtà politica e territoriale che abbracciava buona parte della penisola italiana spingendosi fino alla Corsica.
3. Cosa è la storia per lei e cosa l'ha avvicinata ad essa?
La storia è il sentiero tracciato per noi dai nostri progenitori, non è solo una passione ma è un modo di sentire la realtà che ti circonda, conoscendo la storia ogni cosa che guardi ogni parola che senti ha degli echi che ti riportano alle sue origini. Omero mi ha avvicinato alla storia, soprattutto L'iliade che se contestualizzata ai giorni moderni trovo sia un eccezionale spaccato dei grandi dilemmi dell'uomo: la guerra, l'amicizia, l'amore, il coraggio, la pazzia e la codardia, gli echi di questi eroi sono stati la forza motrice che ha mosso la mia curiosità verso tutto quello che veniva dal mondo classico, portando poi la mia formazione scolastica verso il mondo dell'arte.
4. Quali sono le sue 2 epoche storiche preferite e perchè?
Questa domanda è molto difficile per un amante della storia!! sarebbe più facile dirti che la storia per me finisce a waterloo, scherzi a parte amo il mondo classico ed ellenistico, e l'Italia del tardo medioevo e del primo rinascimento credo che siano i due pilastri su cui regge la nostra cultura occidentale.
5. Quali sono i suoi 2 personaggi storici preferiti e perchè?
Anche questa è una domanda che trovo difficile, ci sono molti personaggi storici a cui sono affezionato, ma se devo scegliere, sicuramente Alessandro Magno, per il suo sogno di creare un unico popolo fondendo culture e nazioni differenti, cosa che non gli riuscirà pienamente ma che riuscirà ai suoi eredi spirituali: gli imperatori romani. La seconda figura storica non è un solo personaggio, perché penso che la storia non e fatta da soli comandanti o imperatori ma da persone che vivevano la loro vita come facciamo tutti e che loro malgrado si sono ritrovati protagonisti di eventi che hanno impresso il loro segno sulla nostra storia e sul mondo che ancora oggi viviamo, quindi direi i cittadini di Atene e Platea che nell'agosto del 390 a.C. si sono schierati sulla piana di Maratona ed hanno affrontato i Persiani sbaragliandoli, ho scelto loro ma ce ne sarebbero molti altri.